Cos'è questa discriminazione degli Harmony?
Protesto, DENUNCIO! <---- parla la somma esperta di Harmony, e anche se fosse... il surriscaldamento sarebbe eccessivo, oltre il concretamente palusibile XD
"Il signore delle mosche" mi attira in quanto decantato avversario dell'"Emilio" di Rousseau, chissà quanto di vero c'è in questo decantare... lo metterò in lista, in ogni caso
E, purtroppo, niente romanzi d'amore, bensì un saggio brevissimo di lieve ironia e di argomento insieme semplice e complesso (che, oddio, sì, indirettamente parla anche e
proprio di amore):
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"Istruzioni per rendersi infelici", di
Paul Watzlawick, Universale Economica Feltrinelli (da cercare nella sezione 'Psicologia')
Parto con una citazione che considero suntiva e particolarmente pregnante:
"Un uomo vuole appendere un quadro. Ha il chiodo, ma non il martello. Il vicino ne ha uno, così decide di andare da lui e di farselo prestare. A questo punto gli sorge un dubbio: e se il mio vicino non me lo vuole prestare? Già ieri mi ha salutato appena. Forse aveva fretta, ma forse la fretta era soltanto un pretesto ed egli ce l'ha con me. E perché? Io non gli ho fatto nulla, è lui che si è messo in testa qualcosa. Se qualcuno mi chiedesse un utensile, io glielo darei subito. E perché lui no? Come si può rifiutare al prossimo un così semplice piacere? Gente così rovina l'esistenza agli altri. E per giunta si immagina che io abbia bisogno di lui, solo perché possiede un martello. Adesso basta! E così si precipita di là, suona, il vicino apre, e prima ancora che questo abbia il tempo di dire "Buon giorno", gli grida: "Si tenga pure il suo martello, villano!""
Capite? Certo, che capite.
Ne ho la sicurezza.L'eterna storia del martello mancante che riflette le proprie mancanze, ah-ah, (auto)fregati!
"It is better to travel hopefully than to arrive", ma guai anche al non arrivare mai, alla rassicurante ricerca astratta del tesoro del lepricauno!
Concretezza, concretezza. Concretezza per contro all'astrazione. Al diavolo le profezie che si realizzano proprio perché le si profetizza!
Bisogna amare in primo luogo se stessi per amare gli altri. E per capire che la vita è un gioco, ma nient'affatto a somma zero né tantomeno fondato sull'idea di
non essere un gioco! Paradossale e noioso a morte, nevvero?
(Per capire queste, però, dovete leggerlo, oh, che subdolo colpo basso finale!
)